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Antifrode: via libera alla creazione della procura europea antifrode
Da CNA Bruxelles – Giovedì 5 ottobre, nel corso della sessione plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo, gli eurodeputati hanno dato il definitivo via libera alla creazione della procura europea antifrode (EPPO). Al momento, il perseguimento dei reati a danno del bilancio comunitario è competenza esclusiva degli Stati membri; solo le autorità nazionali possono svolgere indagini a riguardo e le loro competenze si fermano ai confini nazionali. La procura europea integrerà le autorità nazionali di contrasto e avrà il compito di indagare, perseguire e portare in giudizio gli autori di reati che ledono gli interessi finanziari dell’UE. Per ora sono 20 gli Stati membri, tra cui l’Italia, che faranno parte dell’EPPO fin dall’inizio del 2020. La procura europea sarà un organismo a struttura decentrata guidata da un procuratore capo europeo e ogni Stato partecipante sarà rappresentato da un procuratore. Le indagini saranno condotte da procuratori europei delegati che faranno integralmente parte dell’EPPO e che continueranno anche ad esercitare le proprie funzioni di procuratori nazionali.