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Controlli Ufficiali con criterio: linee guida approvate dalle Regioni
Basta con duplicazioni di verifiche e a perdite di tempo per gli imprenditori: l'attività di vigilanza deve perseguire l'obiettivo di una verifica sostanziale, ovvero del rispetto delle disposizioni poste a tutela degli interessi pubblici. E un occhio di riguardo va riservato soprattutto all'impresa media e piccola che, più di ogni altra, sostiene proporzionalmente maggiori costi amministrativi connessi all'adempimento degli obblighi imposti dalla regolazione.
Lo si legge nelle linee guida messe a punto dalla Conferenza unificata nella sua ultima riunione di giovedì scorso, 24 gennaio. Le «Linee guida in materia di controlli ai sensi dell'art. 14, comma 5, del decreto legge 9 febbraio 2012, n. 5 convertito in legge 4 aprile 2012, n. 35» riguardano i controlli di pertinenza di regioni ed enti locali, quali per esempio nei confronti delle imprese che hanno richiesto finanziamenti; ma anche per bar e negozi in genere, officine, tintorie, centri di estetica, palestre. Per tutti i controlli sarà necessario adottare gli esempi delle buone prassi già in uso.
Fonte Italia Oggi
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