Stati Uniti – Entra in vigore l’accordo sullo scambio dei dati per le multinazionali

Stati Uniti – Entra in vigore l’accordo sullo scambio dei dati per le multinazionali

Il Dipartimento delle Finanze ha reso noto che, dal 27 settembre 2017, è entrato in vigore l’Accordo tra Italia e Stati Uniti sullo scambio automatico di informazioni relative ai c.d. Country-by-Country reports (CBCR) per le multinazionali.

L’accordo, che trova fondamento giuridico nell’art. 26 della convenzione contro le doppie imposizioni stipulata tra Italia e Stati Uniti, prevede la possibilità, per le Autorità fiscali competenti dei due Paesi (Italia ed USA), di procedere allo scambio dei dati presenti all’interno dei “Reports” entro 15 mesi dall’ultimo giorno del periodo di imposta del gruppo multinazionale cui si riferisce la rendicontazione:

– per l’Italia: il 1° gennaio 2016 è la data di riferimento per l’individuazione del primo periodo di imposta che sarà trasmesso entro 18 mesi dall’ultimo giorno di chiusura. Di conseguenza, per i soggetti c.d. solari (il cui periodo di imposta coincide con l’anno solare), che ricadono nella specifica normativa per rispetto dei parametri soggettivi/dimensionali, entro il 31 dicembre 2017 dovrà essere trasmesso il CbC contenente tutti i dati richiesti (tra cui: ricavi, utili lordi, imposte pagate e maturate, ecc.) riferiti al gruppo per il periodo di imposta 2016;

– per gli Stati Uniti: tale periodo si avvia dal 30 giugno 2016 ed, in merito al periodo non coperto dall’accordo (dal 1° gennaio al 29 giugno 2016), seppur manchi l’obbligo, sarà accettata una notifica volontaria (c.d. voluntary filing) del CBCR da parte della controllante capogruppo residente negli USA. Per il periodo di imposta 2016 è al riguardo previsto che, qualora vengano rispettate specifiche condizioni (art. 2, c. 7, Decreto M.E.F. 23 febbraio 2017), congiuntamente alla presentazione volontaria della rendicontazione da parte della Controllante capogruppo statunitense di un gruppo multinazionale, le controllate italiane saranno esonerate dall’obbligo di c.d. “local filing” (art. 2, c. 2, Decreto M.E.F. 23 febbraio 2017).

Si ricorda infine che, ai fini CbC sono stati creati specifici prospetti nei modelli dichiarativi italiani (sia in relazione alle società di capitali, SC, che alle società di persone, SP).

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