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Coloro che intendono installare cartelli, targhe, striscioni e insegne pubblicitarie esposti su luoghi pubblici o accessibili al pubblico dovranno presentare all’ente territorialmente competente apposita istanza di autorizzazione o segnalazione certificata di inizio attività (Scia): la SCIA dovrà essere trasmessa al comune se il manufatto è visibile su strada comunale oppure alla Provincia in caso di strada provinciale.
In base alle dimensioni del manufatto, il soggetto titolare dell’autorizzazione o Scia sarà tenuto al pagamento del canone unico patrimoniale che dal 2021 ha sostituito l’imposta comunale sulla pubblicità e i diritti sulle pubbliche affissioni.
Si ricorda inoltre che qualsiasi modifica del manufatto pubblicitario dovrà essere oggetto di preventiva segnalazione e che le autorizzazioni hanno validità triennale dalla data di rilascio e devono pertanto essere oggetto di rinnovo con congruo anticipo rispetto alla scadenza.
A tal proposito si consiglia di consultare il regolamento relativo ai mezzi pubblicitari del comune territorialmente competente, nonché le indicazioni fornite a livello provinciale.
In caso di dubbio si consiglia di rivolgersi al tecnico installatore dell’insegna al fine di verificare la regolarità della stessa. Infatti l’articolo 23 del Codice della Strada prevede che chiunque installi impianti pubblicitari o insegne senza le necessarie autorizzazioni sia soggetto a una sanzione amministrativa pecuniaria. L’importo della multa può variare, ma solitamente oscilla tra 422 e 1.697 euro. Inoltre, può essere disposta la rimozione dell’insegna a spese del trasgressore. È importante consultare il regolamento specifico del comune in cui si trova l’insegna, poiché le autorità locali possono avere ulteriori regolamenti e sanzioni che si aggiungono a quelle previste a livello nazionale.