Ristorazione collettiva: stop ai tappi “antirabbocco”

Ristorazione collettiva: stop ai tappi “antirabbocco”

Il 16 dicembre 2019 è stata formalizzata la sottoscrizione del Protocollo d’intesa al fine di tutelare i consumatori verso i rischi che possono sorgere in caso di manomissione dei tappi con biglia in funzione anti-rabbocco, presenti in alcune bottiglie di oli vergini.

Nel 2013 (art. 7, comma 2, Legge n.9/2013) fu disposto che nella ristorazione collettiva e nei pubblici esercizi, le bottiglie di olio fornite ai consumatori in sede di somministrazione di alimenti e bevande, dovevano essere dotate di dispositivo “anti-rabbocco”.

Purtroppo, il verificarsi di numerosi incidenti provocati da manomissioni dei tappi, avvenute soprattutto in mense scolastiche, portano a concludere che questa tipologia di tappi (tre pezzi più sfera centrale) non è sicura per l’uso da parte del consumatore finale, in particolare nell’ambito dei servizi offerti dalle collettività, come previsto dalla legge n. 9/2013.

In base a tali evidenze, al fine di modificare l’articolo 7, comma 2 sopra citato, è stato firmato un protocollo d’intesa tra MISE, Ministero della salute, MIPAAF, associazioni di produttori e di distributori affinché, a maggior tutela del consumatore, non vengano più messe a disposizione bottiglie di olio recanti il dispositivo antirabbocco.

Cosa prevede l’accordo:

– le imprese produttrici di tappi si impegnano a non immettere più sul mercato i tappi composti di tre pezzi più biglia, a smaltire le scorte degli stessi entro nove mesi dalla data di sottoscrizione del presente protocollo, e studiare soluzioni alternative;

– le associazioni di produttori/confezionatori di olio si impegnano ad informare gli associati affinchè smaltiscano le scorte di tappi anti-rabbocco entro nove mesi, destinandole esclusivamente ai pubblici esercizi e non alla ristorazione collettiva non aperta al pubblico;

– le associazioni dei pubblici esercizi si impegnano ad esortare gli associati a controllare i tappi anti-rabbocco e ad informare dell’importanza del loro uso conforme (evitando le manomissioni che rischiano di far cadere la sfera centrale nelle pietanze).

In conclusione, il protocollo d’intesa vuole arrestare il ripetersi di incidenti a danno di bambini e anziani nelle mense, e prevede i nove mesi quale periodo di transizione per studiare soluzioni ugualmente tutelanti contro le truffe, che siano anche “sicure” ai fini della salute pubblica.

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